Lago Cignana
    

CIGNANA

Il Lago di Cignana (in francese Lac de Tsignanaz) è il più grande della Valtournenche.
Il lago è sbarrato da due dighe contigue. Sul lato meridionale, c'è la diga principale, in calcestruzzo, alta m. 58,30 e lunga m. 401,78. L'altra, sul lato orientale, in pietrame a secco, è alta m. 24 e lunga m. 106,65. Sono state costruite negli anni 1925-1928.
A circa 200 metri dal lago, alla sinistra della diga principale, c'è il Rifugio Barmasse (tel.: 0166.646309 - 345.1081551) posto tappa dell'Alta Via n.1.
Sul lato opposto (nord) invece c'è la chiesetta della Madonna delle Nevi in bella posizione panoramica.

Come arrivare:
Da Milano prendiamo l'autostrada A4 in direzione Torino e la percorriamo fino all'uscita di Santhià (km. 45.5).
Dopo la bretella continuiamo con la A5 in direzione Aosta fino a Chatillon (km. 81.1).
Dopo il casello ci immettiamo sulla SR 46 in direzione Cervinia.
Arrivati a Valtournenche, attraversando il paese, al km. 18.4 troviamo alla sinistra il cartello che indica Crepin e il Lago Cignana. Prendiamo questa strada e, dopo 200 metri, attraversiamo il ponte sul Torrente Marmore [pronuncia marmòr].
Lasciamo la macchina subito dopo alla sinistra dove c'è un parcheggio sterrato (m. 1540). I segnavia indicano il Lago di Cignana a ore 2.15.

Prendiamo la mulattiera che, in fondo al parcheggio sulla destra, sale nel bosco di larici passando accanto a un grande cartello che parla della Ferrata Valtournenche.
Subito percorriamo un tornante destrorso e vediamo il segnavia 1 dentro il triangolo dell'Alta Via, il segnavia 6 dentro un cerchietto e una piccola freccia.
Poco dopo superiamo un tornante sinistrorso (m. 1545).
Continuiamo in modo abbastanza ripido.
Percorriamo due tornanti destra (m. 1560) e sinistra (m. 1565).
La pendenza diminuisce un poco.
Troviamo un canalino di pietre per lo scolo dell'acqua, collocato in modo obliquo di traverso alla mulattiera.

Un'apertura tra gli alberi alla sinistra consente di vedere il sottostante cimitero.
Proseguiamo quasi in piano. Alla destra troviamo un palo di legno (m. 1585).
Superiamo una bassa roccetta affiorante dal terreno.

Continuiamo in discesa.
Superiamo una semicurva verso destra seguita, quasi in piano, da una curva verso sinistra all'interno della quale c'è una staccionata di legno come protezione a valle (m. 1575).
Proseguiamo con poca pendenza.
Subito percorriamo un tornante destrorso in leggera discesa, aggirando una panchina collocata vicino a un masso.
Sotto a una roccia sporgente troviamo un'altra panchina. Vediamo il segnavia 6 (m. 1570).
Continuiamo in leggera salita. Il bosco è più fitto.
Superiamo un tratto in salita.

Camminando su assi di legno e con una staccionata protettiva alla sinistra percorriamo un breve tratto in leggera discesa e un breve tratto quasi in piano (m. 1580).
Superiamo una semicurva verso destra e riprendiamo a salire con dei gradini. In questo punto l'assenza di alberi alla sinistra consente una veduta del paese.
Proseguiamo nel bosco quasi in piano.
Superiamo due brevi tratti, in leggera salita e in leggera discesa.
Dopo un altro tratto quasi in piano, saliamo sette gradini di pietra.
Vediamo il segnavia 6 su di una roccia e continuiamo in leggera discesa (m. 1595).

Quasi in piano, attraversiamo una vecchia frana camminando su delle pietre ben sistemate. Una freccia indica in alto a destra l'accesso alla via ferrata. Ci sono anche due grandi cartelli come quello che abbiamo trovato all'inizio della mulattiera (m. 1595). Continuiamo diritto dapprima con una breve discesa e poi in leggera discesa nel bosco.
Scavalchiamo due pietre nel mezzo del percorso.

Alla destra c'è un'alta parete rocciosa, leggermente sporgente verso la mulattiera, con vie di arrampicata.
Continuiamo dapprima in discesa e poi quasi in piano costeggiando la parete. Vediamo un bollo bianco-rosso e il segnavia 6 con due freccette che indicano le due direzioni.
Percorriamo un tratto in discesa.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso destra (m. 1575).
Dopo un tratto in leggera discesa riprendiamo a salire (m. 1570).
Superiamo due semicurve destra-sinistra.

Arriviamo al termine della parete attrezzata e troviamo un bivio. I segnavia indicano diritto con il percorso 6: Lago di Cignana a ore 1.45 diff. T, con il percorso 1: Rifugio Barmasse a ore 1.50 diff. E; a sinistra con il percorso 6: Barmasse a ore 0.10 diff. T; dietro con il percorso 6: Cret du Pont a ore 0.20 diff. T, con il percorso 1: Valtournenche a ore 0.20 diff. E. Continuiamo diritto in salita. Un altro cartello indica il lago a ore 1.45 e il rifugio a ore 1.50.

Il bosco di larici termina. Alla destra c'è una zona con pietre franate (m. 1580).
Percorriamo un tornante destrorso e iniziamo a trovare quercioli e frassini (m. 1585).
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 1595).
Accompagnati alla destra da un muretto a secco arriviamo a un tornante destrorso (m. 1605).
Percorriamo un tornante sinistrorso. Ora nel bosco ci sono anche i larici (m. 1615).
In leggera salita superiamo una semicurva verso destra (m. 1620).
Alla destra abbiamo un muretto a secco. Il bosco ora è fitto.
Proseguiamo in salita.

Dopo una semicurva verso sinistra raggiungiamo un bivio (m. 1645). I segnavia indicano, davanti verso destra con il percorso 1: Lago di Cignana a ore 1.30; diritto in discesa: nessuna indicazione; dietro con il percorso 6: Cret du Pont a ore 0.45 diff. T, con il percorso 1: Valtournenche a ore 0.25 diff. E.
Continuiamo in salita. Saliamo alcuni gradini di pietra.
Percorriamo un tornante destrorso seguito, poco dopo da un ampio tornante sinistrorso (m. 1670).
Troviamo una fila di pietre per lo scolo dell'acqua, collocate obliquamente di traverso alla mulattiera.
Due frecce su di una pietra indicano davanti e dietro (m. 1690).
Superiamo una semicurva verso destra (m. 1705).
Proseguiamo con poca pendenza (m. 1710).
Dopo una semicurva verso sinistra percorriamo un breve tratto in salita e continuiamo quasi in piano (m. 1715).

Presso una semicurva verso destra, l'assenza di alberi accanto a un masso consente una bella veduta panoramica.
Continuiamo in leggera salita nel bosco.
Percorriamo delle serpentine: dx-sx-dx e proseguiamo in salita.
Con poca pendenza superiamo una semicurva verso sinistra seguita da un tornante destrorso (m. 1730).
Continuiamo quasi in piano. Troviamo una fila di pietre per lo scolo dell'acqua, collocate obliquamente di traverso alla mulattiera.
Superiamo due semicurve destra-sinistra e riprendiamo a salire.

Proseguiamo con delle serpentine appena accennate. In basso alla sinistra vediamo un lago.
Troviamo un altro canalino di pietre di traverso al percorso (m. 1755).
Lasciamo a sinistra un palo di legno.

Percorriamo un tratto allo scoperto. Gli alberi sono solo alla destra, più lontani.
Continuiamo con poca pendenza.
Troviamo un palo di legno alla destra. Saliamo con alcuni rudimentali gradini.

In basso alla sinistra torniamo a vedere il lago. Passiamo tra due massi.
Proseguiamo con alcuni gradini di pietra nella parte sinistra della mulattiera oppure su fondo roccioso alla destra.
Dopo una semicurva verso destra continuiamo con poca pendenza e con una staccionata alla sinistra (m. 1790).
Riprendiamo a salire. Alla sinistra c'è la legna accatastata della vecchia staccionata sostituita.
Percorriamo due semicurve, entrambe verso sinistra e torniamo tra gli alberi.

Su di una pietra vediamo una freccia gialla che indica la nostra direzione; poco dopo troviamo un'altra freccia che segnala la direzione opposta.
Un rivolo attraversa il percorso.
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 1820). Su di una roccia vediamo i segnavia 13 e 14.

All'esterno di un tornante destrorso troviamo un cancello verde oltre il quale vediamo una casa (m. 1825).
Subito dopo raggiungiamo una palina con alcuni segnavia che indicano, con un tornante sinistrorso: Lago di Cignana a ore 1.05 diff. E; diritto con il percorso 8: Perrères a ore 2.30 diff. E; dietro con il percorso 1: Valtournenche a ore 1.15 diff. E. Ci sono anche una panca e un grande cartello che parla delle Dighe di Cignana. Seguiamo il tornante verso sinistra.
Continuiamo con un tornante destrorso. Un tubo di ferro attraversa la mulattiera.
Subito dopo alla destra c'è una fontana con due vasche in cemento.
Su di un cartello alla sinistra leggiamo: "Impianto di Maen CVA". Alla destra ci sono due vecchie baite malridotte e sul muro vediamo i segnavia 13-14.
Su di un altro cartello leggiamo: "Enel. Stazione pompe Promeron."

In questa zona quasi pianeggiante non ci sono alberi. In basso alla sinistra vediamo la centrale. Attraversiamo un ponticello metallico (m. 1840).
Con il fondo sterrato e con protezioni in ferro superiamo un altro ponticello su di un canale che troviamo asciutto.

In salita, entriamo in un lariceto.
La mulattiera si divide solo per aggirare un larice. Vediamo una freccia gialla.
Con una semicurva verso sinistra aggiriamo un masso.
Saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra.

Percorriamo un ampio tornante destrorso tagliabile con un sentiero (m. 1860).
Un rivolo passa sotto a delle pietre.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1865).
Subito dopo, alla destra, vediamo una cassa di ferro incastrata sotto una roccia.
Continuiamo con un ampio tornante destrorso.

Pochi passi più avanti, alla destra c'è una croce di legno. Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1885).
Percorriamo una curva verso destra all'interno della quale c'è un muretto a secco (m. 1890), seguita da una curva verso sinistra tra radi larici.

Attraversiamo un tratto più aperto. Vediamo il segnavia 1 nel triangolo giallo e una freccia.
Dapprima quasi in piano e poi in leggera salita passiamo tra alcuni ruderi (m. 1920). Sull'angolo di uno degli edifici vediamo il segnavia 13 e una freccia.
Quasi in piano percorriamo una semicurva verso destra aggirando altre vecchie case su una delle quali, dipinto su di un asse di legno, leggiamo: "Falegnon mt. 1925".
Continuiamo con delle serpentine appena accennate.

Troviamo dei segnavia che indicano, con un sentiero che scende a sinistra: Alpe Cortina 2075 m. a ore 0.30; diritto con il percorso 1: Lago di Cignana a ore 0.45; dietro col il percorso 1: Valtournenche a ore 1, con il percorso 8: Perrères a ore 2.40. In basso a sinistra vediamo un ponticello. Proseguiamo diritto quasi in piano (m. 1930).
Dopo una semicurva verso destra saliamo dei gradini di roccia.
Percorriamo pochi passi quasi in piano e saliamo altri gradini.
Continuiamo quasi in piano. Attorno ci sono massi e pietre (m. 1950).
Riprendiamo a salire e percorriamo tre semicurve: dx-sx-dx.
Dal basso a sinistra proviene il fragore di un torrente (m. 1960). Continuiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera salita.

Davanti cominciamo a vedere la diga che chiude a sud il Lago di Cignana. Frattanto il bosco è ormai terminato e attorno ci sono solo alcuni alberi.
Dopo un breve tratto in salita, percorriamo un tratto con poca pendenza, uno quasi in piano e uno in salita. Su di una pietra vediamo il triangolo con il segnavia 1 e due frecce che indicano le due possibili direzioni: avanti e dietro.
In leggera salita, presso un'ampia semicurva verso destra, aggiriamo un masso sul quale vediamo in giallo la scritta "RIF" e una freccia che invitano a proseguire (m. 1975).
Saliamo alcuni gradini e continuiamo su sentiero sterrato.

Lasciamo a destra una roccia solcata da una fessura; parrebbe che una parte stia per staccarsi (m. 1995).
Lungo il pendio alla sinistra vediamo delle belle fioriture rosa di camenerio.
Continuiamo quasi in piano attorniati da erba e cespugli (m. 2015).
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Riprendiamo a salire.
Una dopo l'altra, aggiriamo due grosse pietre nel sentiero (m. 2025).

Fioriture rosa di camenerio (pilobium angustifolium)

Fioriture di camenerio (pilobium angustifolium)

Continuiamo in leggera salita tra gli alberi (m. 2040).
Camminiamo su di una roccia piatta e vediamo il segnavia 1 accompagnato da due frecce (m. 2045).
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Riprendiamo a salire e torniamo allo scoperto.
Proseguiamo tra prati abbelliti dalle fioriture del camenerio ma ci sono anche dei massi e alcune pietre.

Su di un masso alla sinistra vediamo una freccia e la scritta "Rifugio" in rosso (m. 2075).
Con poca pendenza percorriamo un'ampia curva verso sinistra. Alla destra c'è un grande masso (m. 2085).
Passiamo tra altri massi (m. 2090).
Superiamo una semicurva verso sinistra e riprendiamo a salire.

Un sentiero sale a destra (m. 2100). I segnavia indicano a destra con il percorso 107: Finestra di Cignana 2445 m. a ore 1.10 diff. E, Rifugio Perucca-Vuiellermoz 2909 m. a ore 2.35 diff. EE; diritto: Finestra d'Ersa a ore 2; dietro con il percorso 1: Valtournenche a ore 1.30. Continuiamo diritto.
Lasciamo a sinistra una roccetta (m. 2115).
Con pochissima pendenza superiamo tre semicurve: sx-dx-sx.
Proseguiamo in salita.

Quasi in piano, su di una stradina sterrata, percorriamo un tornante sinistrorso lasciando a destra la diga e una casetta di servizio (m. 2130).
Continuiamo con un tornante destrorso molto ampio all'inizio del quale passiamo tra due rocce.
Ora davanti vediamo la parte sinistra della diga.
Alla sinistra ci sono altre due casette di servizio.

In discesa arriviamo ai piedi della diga.
Percorriamo una curva verso sinistra e continuiamo quasi in piano aggirando i due edifici (m. 2125).
Transitiamo su di un ponte con il fondo in cemento e con robuste protezioni di ferro dipinte di grigio ai lati.
Dopo il ponte giriamo a sinistra e continuiamo con una sterrata tra alcuni alberi e cespugli.
Proseguiamo dapprima con poca pendenza e poi in salita. Un segnale di pericolo mette in guardia per la possibilità di piene improvvise.

Continuiamo con il fondo in cemento (m. 2140).
In leggera salita percorriamo un tornante destrorso (m. 2150).

Rifugio Barmasse

Rifugio Barmasse

Pochi passi più avanti, una freccia e il segnavia 1 dell'Alta Via indicano il Rifugio Barmasse con un sentiero che sale a sinistra. Prendiamo questo sentiero e subito passiamo accanto a un rudere.
Percorriamo una curva verso destra (m. 2165).
Continuiamo in leggera salita tra alberelli e arbusti.
Superiamo una semicurva verso sinistra. Davanti vediamo il rifugio e alla destra la diga principale.

Dopo altre semicurve raggiungiamo il Rifugio Barmasse (m. 2169). A circa 200 metri di distanza, vediamo il Lago di Cignana.
I segnavia indicano, davanti con il percorso 1: Bivacco Tsan 2459m a ore 3.10 diff. E, Col Fenêtre du Tsan 2736m a ore 3.50 diff. E, Bivacco Reboulaz 2585m a ore 4.30 diff. E, Rifugio Cuney 2652m a ore 6.15 diff. EE; dietro con il percorso 1: Valtournenche a ore 1.50 diff. E.
Continuiamo con un sentierino che aggira delle gobbette di terra.
Attraversiamo una sterrata, che alla destra conduce alle dighe.
In leggera discesa raggiungiamo la riva meridionale del Lago di Cignana (m. 2160).

Chiesetta Madonna delle Nevi

Chiesetta Madonna delle Nevi


Alla chiesetta della Madonna delle Nevi
Tra il Rifugio Barmasse e la riva meridionale del Lago di Cignana passa una sterrata. La seguiamo verso destra.
Raggiungiamo le dighe e, camminando sul coronamento, una dopo l'altra le attraversiamo.
Giunti in fondo, giriamo a sinistra e percorriamo la sterrata che costeggia il lago. Quando questa inizia a salire, la lasciamo e proseguiamo con un sentiero che scende a sinistra.
Poi in salita raggiungiamo la chiesetta situata in posizione panoramica su di una penisola che si protende nel lago.
La chiesetta è stata costruita nel 1929 in sostituzione di quella sommersa, assieme al villaggio di Cignana, a seguito della costruzione delle dighe.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione:Valtournenche
  • Provincia: Aosta
  • Comune: Valtournenche
  • Altezza: m. 2160
  • Latitudine: 45°52'52"N
  • Longitudine: 7°35'24"E
  • Carta Kompass: 87 E2
  • Lunghezza: m. 1200
  • Larghezza: m. 850
  • Tipo: artificiale
  • Tempo: ore 2
  • Dislivello: 680-60
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di agosto 2019
orso = escursione lunga
Escursione
abbastanza lunga
    

    
    

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