Lago della Valletta
    

VALLETTA

Il Lago della Valletta è situato nella valle omonima a Ovest del Pizzo Paradisino (m. 3302) e del Corno di Campo (m. 3232). Siamo a sud di Livigno.

Come arrivare:
A Livigno prendiamo la strada che sale al Passo della Forcola e la percorriamo fino a trovare sulla sinistra il Parcheggio P8 nel quale lasciamo la macchina accanto ad una bacheca con una cartina della zona (m. 1980).
I segnavia indicano con il percorso 101: Tröi da l'Āqua Gránda, Cheśéira dal Vach a ore 0.15, La Fórcola a ore 1.50. Un cartello segnala l'Alpe Vago.

Ci incamminiamo, in leggera discesa, su di una stradina asfaltata all'inizio della quale un segnale stradale indica il divieto di transito ai veicoli. Passiamo accanto ad una croce e superiamo una grata per lo scolo dell'acqua.
Ignoriamo una sterrata che alla sinistra scende al Torrente Spöl o Āqua Gránda. Un cartello indica il Monte Vago, la Val di Campo e la Val Nera. Alla destra, poco sopra, abbiamo la strada asfaltata che prosegue verso il Passo della Forcola.
Continuiamo dapprima quasi in piano e poi con pochissima pendenza. Alla destra c'è una panchina.
Percorriamo un tratto in lievissima discesa durante il quale un rivolo passa sotto alla stradina.

Quasi in piano arriviamo ad un bivio (m. 1990). I segnavia indicano diritto con il percorso 100: Tröi da l'Āqua Gránda, La Fórcola a ore 1.30, Svizzera; a sinistra con il percorso 100-113: Cheśéira dal Vach a ore 0.05, Tröi da l'Āqua Gránda, Casc'chéda de Val Néira. Andiamo a sinistra in leggera discesa.
Quasi in piano attraversiamo un ponte con le sponde di legno.
Continuiamo in lievissima salita. Alla sinistra ci sono i recinti per le mucche.

Quasi in piano raggiungiamo l'Alpe Vago. I segnavia indicano: Cheśéira dal Vach 2000 m; a destra con il sentiero 100-113: Tröi da l'Āqua Gránda, Casc'chéda de Val Néira a ore 0.45, Vedréta dal Paradiśíŋ a ore 3.20; dietro con il 100: Tröi da l'Āqua Gránda, La Fórcola a ore 1.40, Parcheggio P 8 a ore 0.15. Andiamo a destra tra gli edifici dell'alpeggio.
Superiamo un cancelletto con apertura a molla e continuiamo in lievissima salita con un sentiero tra i prati.

Poco dopo arriviamo ad una biforcazione dove i segnavia indicano a destra con il sentiero 113: Casc'chéda de Val Néira a ore 0.40, Bochéta de la Valéta a ore 2.10, Vedréta dal Paradiśíŋ a ore 3.20; dietro con il sentiero 100: Cheśéira dal Vach a ore 0.05, Tröi da l'Āqua Gránda, La Fórcola a ore 1.40. Andiamo a destra.
Dopo un breve tratto in salita proseguiamo con poca pendenza tra erba e cespugli di ginepro (m. 2010).
Continuiamo tra radi larici (m. 2030). In basso alla sinistra rumoreggia il torrente che scorre sul fondovalle.
Proseguiamo in salita.
Un tratto senza alberi alla sinistra consente una veduta del torrente (m. 2045).
Lasciamo a sinistra un tombino in cemento. Percorriamo un tratto con poca pendenza ed uno quasi in piano. Di tanto in tanto troviamo un bollo bianco-rosso.

Con poca pendenza superiamo delle serpentine appena accennate (m. 2060).
Continuiamo quasi in piano (m. 2070).
In leggera salita attraversiamo un ruscelletto da destra verso sinistra.
Uno dopo l'alto attraversiamo due ruscelli vicini tra loro (m. 2080).

Saliamo 16 gradini di terra fermati da tronchetti di legno.
Proseguiamo con poca pendenza (m. 2090).
Superato un gradino di pietra (m. 2095) percorriamo un tratto quasi in piano ed uno in leggera salita.
Continuiamo quasi in piano con delle serpentine appena accennate.

Torniamo a salire. Il sentiero si sposta un poco verso destra e procede tra erba e qualche pietra (m. 2100).
Attraversiamo il letto di un ruscelletto che troviamo asciutto. In basso alla sinistra vediamo il torrente e sulla sponda opposta un sentiero parallelo (m. 2110).
Proseguiamo tra alberelli e cespugli. Troviamo una pietra in mezzo al sentiero (m. 2120).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire con vista sull'altro sentiero e, a tratti, sul torrente (m. 2135).
Torniamo a camminare tra alberelli (m. 2150).

Saliamo 4 gradini di legno e superiamo due semicurve sinistra-destra.
Dopo pochi passi in discesa continuiamo quasi in piano con vista sul torrente (m. 2155).
Presso una curva verso sinistra attraversiamo un ruscello che troviamo asciutto.
Subito dopo percorriamo una curva verso destra.
Torniamo a salire. Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Saliamo 8 gradini di legno.
Continuiamo quasi in piano (m. 2160).

Con una semicurva verso destra aggiriamo una roccia liscia affiorante dal terreno.
In leggera salita attraversiamo un ruscello che troviamo asciutto (m. 2165).
Attorniati da alcune pietre superiamo un breve tratto in salita.
Proseguiamo quasi in piano con una semicurva verso destra (m. 2170).
Continuiamo con altre due semicurve destra-sinistra.
Scavalchiamo una pietra piatta.
Proseguiamo con poca pendenza. Alla destra c'è un masso.
Con delle serpentine appena accennate percorriamo un tratto quasi in piano ed uno in lievissima discesa.

La Cascata della Val Nera

La Cascata della Val Nera

Arriviamo ad un bivio (m. 2170). Alla destra ci sono una piccola croce e una targa in ricordo di due missionari periti cadendo dal Pizzo Paradisino. I segnavia indicano, a sinistra in discesa con il sentiero 115: Casc'chéda de Val Néira a ore 0.05, Cheśéira dal Vach a ore 0.40, Livìgn; diritto con il sentiero 113: I Lach da la Valéta a ore 1.10, Bochéta da la Valéta a 1.40, Vedréta dal Paradiśíŋ a ore 2.50; dietro con il sentiero 113: Cheśéira dal Vach a ore 0.30, Livìgn. Continuiamo diritto.
[Al ritorno vale la pena scendere per vedere la bella cascata formata dal Torrente della Val di Campo che si getta in quello della Val Nera, e poi risalire la sponda opposta per tornare alla macchina con il sentiero parallelo sull'altro lato.]
Poco dopo percorriamo una curva verso destra, in salita tra radi alberi.
Per un tratto, alla sinistra ci accompagna una staccionata di legno.

Superati alcuni larici secolari, usciamo dal bosco e continuiamo quasi in piano attorniati da erba e cespugli (m. 2195).
Alla sinistra vediamo dei salti del torrente e un ponticello che lo attraversa.
Continuiamo in leggera salita con delle serpentine appena accennate.

La Val di Campo e il Pizzo Orsera

La Val di Campo e il Pizzo Orsera

La valle si divide; diritto prosegue la Val Nera e alla destra inizia la Valle di Campo. Percorriamo un tornante destrorso volgendo le spalle al ponticello (m. 2210).
Continuiamo in Val di Campo in fondo alla quale vediamo il Pizzo Orsera. In basso alla sinistra scorre il Torrente della Val di Campo attorno al quale le pietre bagnate assumono una colorazione biancastra.

Proseguiamo in salita con delle serpentine appena accennate e vediamo un salto del torrente (m. 2220).
Dopo pochi passi in leggera discesa, percorriamo un tornante destrorso quasi in piano.
Ancora un breve tratto in leggera discesa e continuiamo in leggera salita.
Proseguiamo in salita (m. 2220).
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Quasi in piano aggiriamo una pietra alla sinistra.
Continuiamo con poca pendenza (m. 2235).
Scavalchiamo una pietra nel sentiero.
Lasciamo a destra un masso.
Passiamo tra due massi. Attorno ci sono altre pietre (m. 2240).

Lasciamo a destra il rudere di un baitello e proseguiamo tra massi e pietre franati (m. 2250).
Continuiamo con poca pendenza. In questo punto ci troviamo poco più in alto rispetto al torrente (m. 2260).
Camminiamo tra erba e pietre.
Superato un basso muretto di pietre proseguiamo attorniati in prevalenza dall'erba (m. 2265).
Attraversiamo un ruscelletto e continuiamo quasi in piano.

Per un tratto camminiamo a lato del torrente, con una pietraia alla destra.
Proseguiamo con poca pendenza seguendo tracce sentiero.
Attraversiamo un ruscelletto che scorre sotto alle pietre (m. 2280).
Continuiamo su sentiero.
Riprendiamo a salire (m. 2305).

Percorriamo un breve tratto quasi in piano con il pendio che alla sinistra precipita verso il torrente (m. 2315).
Continuiamo in leggera salita con il sentiero un poco più alla destra.
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Lasciamo a destra un masso (m. 2320).
Con pochi passi in discesa raggiungiamo un ruscelletto, lo attraversiamo e risaliamo (m. 2330).
Superiamo una semicurva verso sinistra.

Il sentiero si biforca. Seguiamo i bolli verso destra in salita (m. 2350).
Ci abbassiamo per attraversare dapprima il letto asciutto di un torrente e subito dopo quello più stretto di un suo ramo. In entrambi i casi subito risaliamo (m. 2355).
Continuiamo con poca pendenza tra erba e pietre.
Superiamo una semicurva verso sinistra e riprendiamo a salire (m. 2370).
Proseguiamo in leggera salita con una semicurva verso destra.
Passiamo accanto ad una pietra nera con i bolli (m. 2380).
Attraversiamo un ruscelletto.
Guadiamo un ruscello verso sinistra.

Raggiungiamo una palina con dei segnavia (m. 2390) che indicano,
- diritto con il sentiero 113: Bochéta da la Valéta a ore 1, Vedréta dal córn da Camp, Piz Orséra a ore 2;
- a sinistra: I Lach da la Valéta a ore 0.40, Vedréta dal Paradiśíŋ a ore 2.10, Vedréta dal Córn da Camp;
- dietro con il sentiero 113: Cheśéira dal Vach a ore 1, Livìgn.
Alla sinistra vediamo il Torrente La Valletta che scende formando una cascata prima di immettersi nel Torrente della Val di Campo. Dovremo risalirlo tenendoci alla destra della cascata.

La cascata alla cui destra dobbiamo salire

La cascata alla cui destra dobbiamo salire

Scendiamo a sinistra. Raggiungiamo e guadiamo il Torrente della Val di Campo approfittando della presenza di alcune pietre affioranti.
Proseguiamo in salita tra erba e pietre seguendo bolli rossi e ometti.
Giriamo a sinistra verso un ometto (m. 2405). Raggiuntolo andiamo a destra e continuiamo a fiancheggiando delle pietre situate alla nostra sinistra (m. 2410).
Troviamo altri ometti e pieghiamo leggermente a destra.

Saliamo ripidamente alla destra della gola nella quale precipita il corso d'acqua (m. 2415).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2430) e poco dopo uno sinistrorso (m. 2435).
Superiamo altri due tornanti destra-sinistra (m. 2440).
Subito continuiamo con un tornante destrorso su fondo roccioso, aiutandoci con le mani.
Proseguiamo con alcuni zig-zag, seguendo una traccia, con vista sulla cascata.
Lasciamo a sinistra un masso piatto (m. 2460).

Subito pieghiamo leggermente a destra, in leggera salita, lasciando a sinistra una bassa parete di roccia.
Percorriamo un tornante sinistrorso con la parete alla destra (m. 2465).
Continuiamo in modo abbastanza ripido con delle serpentine.
Dopo pochi passi quasi in piano (m. 2480), saliamo ripidamente tra le pietre, con la parete alla destra.
Terminata la parete troviamo un ometto e continuiamo in una pietraia (m. 2490).

Dopo un paio di metri in piano risaliamo una ripida ganda (m. 2495).
Proseguiamo in salita passando accanto ad un ometto (m. 2505) e poco dopo ad un altro (m. 2510).
Il successivo ometto è stato costruito su di un masso (m. 2515).
In salita seguiamo delle tracce di sentiero.
Continuiamo nella pietraia.
Alla destra, vicino ad una parete di roccia, vediamo altri ometti (m. 2530).
Percorriamo un tratto con poca pendenza e troviamo qualche ciuffo d'erba.
Continuiamo in salita tra le pietre.
Seguiamo una traccia, tra ciuffi d'erba e piccole pietre. Vediamo qualche ometto (m. 2540).

Camminiamo con il Torrente la Valletta alla sinistra, ad alcuni metri di distanza.
Seguiamo delle pallide tracce di sentiero tra ciuffi d'erba e pietre (m. 2560).
Per un breve tratto il sentiero è più marcato.
Proseguiamo in una pietraia (m. 2570).
Continuiamo in leggera salita, vicino al torrente, camminando tra erba secca e qualche pietra (m. 2575).
Per un tratto costeggiamo il torrente senza traccia, né bolli, né ometti.
Proseguiamo seguendo una pallida traccia e percorrendo un tratto quasi in piano ed uno con poca pendenza.
Infine vediamo il lago e in leggera discesa lo raggiungiamo (m. 2592).

Qui ci siamo fermati. Secondo la cartina, per raggiungere il secondo lago, quello più piccolo, dobbiamo proseguire diritto per circa 500 metri e salire fino a quota m. 2650.


    
    
    
  • Nazione: Italia
  • Ubicazione: Valletta
  • Provincia: Sondrio
  • Comune: Livigno
  • Altezza: m. 2495
  • Latitudine: 46°25'47" N
  • Longitudine: 10°05'42" E
  • Carta Kompass: 96 - A5
  • Lunghezza: m. 260
  • Larghezza: m. 100
  • Tipo: naturale
  • Tempo: 2.20 ore
  • Dislivello: m. 640 -25
  • Difficoltà: escursionistica
Escursione effettuata nel mese di agosto 2020
cane = escursione media
Escursione
di media lunghezza
    

    
    

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